L’Azienda vitivinicola Giglio, viticoltori per passione, ha sposato una filosofia fortemente territoriale. Nel 2000 ha avviato un processo di ristrutturazione e riconversione aziendale, convertendosi ad una rigorosa agricoltura biologica, utilizzando sostanze che si trovano in natura o che l’uomo può ottenere con processi semplici.
Una realtà in controtendenza in un panorama vinicolo caratterizzato dalla globalizzazione.
La viticoltura biologica, porta ad un rapporto condizionato tra la pianta e il territorio dove viene coltivata, dà origine a uve di alta qualità, piene di sapore e di carattere, che costituiscono la materia prima di cui è fatto un grande vino, in questo modo esprime le peculiarità della zona in cui nasce e cresce.
Cerchiamo di favorire la lavorazione manuale in tutte le varie fasi della coltivazione. Dalla potatura con interramento delle tralci, alle concimazioni organiche, alla tecnica del sovescio con favino per la sua buona capacità azoto fissatrice, apportando al terreno abbondante biomassa, utile per il miglioramento della struttura dello stesso, selezione delle uve e raccolta manuale fanno il resto.
I trattamenti contro i parassiti sono effettuati solo con zolfo e rame nelle loro composizioni più semplici, mentre contro insetti nocivi si utilizzano esclusivamente derivati naturali da piante o batteri.
Tutto questo implica più impegno, sia intellettuale che operativo, e richiede di adattarsi ai ritmi della natura.
La certificazione Biologica di un Istituto di dimensioni internazionali come CCPB che controlla tutte le diverse fasi della filiera: dall’’arrivo delle uve in cantina, pigiatura, fermentazione dei mosti, refrigerazioni, filtrazioni, imbottigliamento; garantiscono al consumatore finale un vino sicuro e certificato, che riflette in se il territorio in cui è nato.
La nostra tenacia e passione per una viticoltura naturale e sostenibile, si concretizza in vini dotati di caratteristiche di grande tipicità, piacevolezza, e bevibilità.
Per questo Giglio concepisce il vino come autentica espressione del suo luogo di nascita, come gradevole compagno della buona tavola e dei migliori momenti di socializzazione.